venerdì 4 marzo 2011

L'Orto Sinergico. Progettazione e primi sviluppi (2° fase)

Sentire, toccare e coltivare la terra, il modo migliore per ritrovare i contatti perdutti...
Con l'Orto Sinergico è possibile e soprattutto molto più facile. Perchè?
Questo metodo di coltivazione prevede il rispetto della struttura fisica e biologica del terreno, si basa sulla "non lavorazione" della terra in modo che questa si "costruisca" da sola. Ovvero si formino gli equilibri naturali tra radici, granulometria e organismi; proprio per questo è importantissima la costituzione di bancali di terra autoctona di un'altezza media di 40 cm e una larghezza di minimo 120 cm, la lunghezza non ha limiti e, assieme alla forma, può essere gestita dalla fantasia, l'importante è sempre lasciare i passaggi trasversali e paralleli ai bancali per poter effettuare le lavorazioni e permettere il passaggio di eventuali carriole. Le uniche zone di calpestio saranno appunto questi passaggi, mentre la coltivazione avverrà sopra e a i lati dei bancali che non subiranno più alcuna lavorazione meccanica.
L'irrigazione può essere impostata con un impianto a goccia che permette un risparmio idrico notevole. Una volta che questi lavori sono stati fatti, i bancali vengono interamente coperti da paglia, una pacciamatura naturale che permette di trattenere più acqua nel terreno, di far cresecere meno erbe infestanti che più avanti non verranno totalmente estirpate, ma bensì gestite in determinate fasi della coltivazione. Inoltre questa copertura ha il compito di proteggere il terreno dal compattamento e dagli agenti atmosferici, aiuta a far sviluppare meggiormente le colonie di organismi utili e protegge dal gelo. Quando le piantine cominceranno a spuntare, occorre "aprire" leggermente la pacciamatura in corrispondenza delle giovani foglioline. La paglia pian piano si decomporrà e andrà ad arricchire il terreno, quindi di tanto in tanto si renderà neccessaria l'aggiunta di nuovi strati.


primo bancale, centrale


bancale coperto con pacciamatura di paglia
 I primi "ospiti vegetali" di questo primo bancale, sono stati: un piantina di Salvia officinalis, posizionata al centro, semi di cipolla rossa, coriandolo e tarassaco. Le erbe officinali sono utili, con le loro sostanze volatili, per scacciare organismi indesiderati! Successivamente verranno impiantati altri ortaggi e legumi.


sementi ci cipolla rossa

cartellino indicativo della zona di semina del coriandolo

4 commenti:

  1. davvero molto interessante... se potessi avere un orto sarebbe con questo metodo sicuramente!

    RispondiElimina
  2. GRAZIE! è un metodo particolare che da molte soddisfazioni! Ti auguro di poterlo avere al più presto!

    RispondiElimina
  3. interessantissimo. giro tutto a mia sorella.

    RispondiElimina
  4. va benissimo!!!! Grazie per la condivisione! anche tua sorella si interessa di queste tematiche?

    RispondiElimina