tag:blogger.com,1999:blog-17686155385288703922024-03-19T08:30:53.461+01:00Tradizioni di Terraun mondo dove si incontrano Terra, Tempo e Cultura.Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.comBlogger17125tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-89259697200464563542012-01-22T23:16:00.000+01:002012-01-22T23:16:39.150+01:00Albero del Neem (Azadirachta indica)<div style="text-align: justify;">Una delle specie vegetali più utilizzate per l'estrazione di preparati impiegati nella lotta biologica, è l'Albero del Neem, un vegetale a portamento arboreo della famiglia delle Meliaceae, diffuso in India e zone tropicali e sub-tropicali dell'Africa, dell'America e dell'Australia. La sua chioma rimane sempre verde, eccetto che nei periodi di prolungata siccità. Produce un frutto simile ad un'oliva e da questi si estrae un olio per la cura della lebbra e altre malattie cutanee, ha inoltre proprietà antifungine, antivirali e anticancerogene. I semi hanno proprietà spermicide.</div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYJrmD4omTeJCudIx7QNMj-v4Fi1qzMfPjfVTQJgh3HIWxnovdP7zc0mIS-zwaCl7KH1DGU00zt_O-n3mdRw0jzj-TVDLg_D5xDaWiiE1utP5nY5Oii4G10at_kUt0eW6znU27XUwu_1B8/s1600/neem+foglie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYJrmD4omTeJCudIx7QNMj-v4Fi1qzMfPjfVTQJgh3HIWxnovdP7zc0mIS-zwaCl7KH1DGU00zt_O-n3mdRw0jzj-TVDLg_D5xDaWiiE1utP5nY5Oii4G10at_kUt0eW6znU27XUwu_1B8/s320/neem+foglie.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Dai semi, ma anche da foglie, frutti, legno e corteccia, si possono estrarre delle sostanze che trovano impiego nella lotta biologica, queste sono la <i>salanina</i>, il <i>meliantrolo</i>, la <i>nimbina</i>, la <i>nimbidina</i>, ma quella che risulta essere la più attiva, è l'<i><b>azadiractina</b></i>, una molecola a 26 atomi di carbonio che appartiene alla classe dei limonoidi triterpenoidi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwjhWHmrZR1MHvYrodrVIm_3P8-xyi4b1qUV4lMDI4oNk2BEKuVuoPlaDMVq4xK_BKojKeXCdsW17OyyEzkzyF72_yezJdHxuWEn-sjbn-UCyoEpSdhNta0rzbGxKbLNymClN3-VOeMFoc/s1600/800px-Azadirachta_indica_flowers.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwjhWHmrZR1MHvYrodrVIm_3P8-xyi4b1qUV4lMDI4oNk2BEKuVuoPlaDMVq4xK_BKojKeXCdsW17OyyEzkzyF72_yezJdHxuWEn-sjbn-UCyoEpSdhNta0rzbGxKbLNymClN3-VOeMFoc/s200/800px-Azadirachta_indica_flowers.jpg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Il metodo più comune per la preparazione, è l'estrazione acquosa, anche se con l'estrazione alcolica, con etanolo, si ottiene una maggiore concentrazione di azadiractina. Questa sostanza trova un largo impiego in quanto agisce sui patogeni come regolatore della crescita, infatti interferisce con il sistema ormonale, precisamente sul metabolismo dell'ectisone, determinando alterazioni morfo-genetiche, portando alla formazione delle cosidette "larve permanenti", che non riescono a compiere le mute interrompendo così la metamorfosi dell'insetto. Se ne deduce che avrà maggior effetto sugli stdi giovanile. Ha inoltre, effetto fagodeterrente, antiovideponente, riduce la fecondità delle uova e la fertilità degli adulti, è antifungina soprattutto vero l'oidio e nematocida. Non è tossico per insetti predattori e parassiti utili.</div><br />
<div style="text-align: justify;">La sua permanenza nell'ambiente è influenzata da tanti fattori (vento, piogge...) ma in media si aggira sui 10 giorni.</div><div style="text-align: justify;">Il suo meccanismo d'azione avviene per contatto e per ingestione.</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-17690553250573914382012-01-19T19:56:00.000+01:002012-01-19T19:56:08.514+01:00Curarare i vegetali....... con i vegetali<div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHVnrBDrMiSLv18BoivrZOx_bKEBAvaFLoWc98wXNmmJFqPwRvLR3y2ef_uTB5x4Xk6dBbsXqouDoU_potnIdgm65pnK1G-HOjrKvmna7f-IkNeViYvItCB8yMRXbSIgIHkVXeD0lXDE3f/s1600/SDC15099.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHVnrBDrMiSLv18BoivrZOx_bKEBAvaFLoWc98wXNmmJFqPwRvLR3y2ef_uTB5x4Xk6dBbsXqouDoU_potnIdgm65pnK1G-HOjrKvmna7f-IkNeViYvItCB8yMRXbSIgIHkVXeD0lXDE3f/s320/SDC15099.JPG" width="240" /></a>Fin dalle origini dei tempi, l'uomo ha imparato ad utilizzare ciò che la Natura gli offriva: per soddisfare le sue esigenze, per alimentarsi e per curarsi. Oggi la tecnologia, la ricerca e l'evoluzione hanno permesso di approfondire le conosceze e di trovare quindi nuovi usi degli estratti vegetali.</div><div style="text-align: justify;">Le piante che oggi l'uomo ha imparato ad utilizzare nella coltivazione biologica sono varie e per ognuna esistono dei regolamenti per poterle impiegare nella lotta contro gli agenti patogeni delle coltivazioni erbacee e arboree.</div><div style="text-align: justify;">La maggior parte sono di origine tropicale, come <b>l'Albero del Neem, la Quassia, il Piretro, il Rotenone </b>(estratto da diverse specie)<b> e diversi oli vegetali.</b></div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-21480577806101494152011-11-09T17:23:00.000+01:002011-11-09T17:23:39.286+01:00I giorni dello Zafferano<div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuLXZsBxNIl6dPyqncoVzvOxY8-CXqTuCVmMGVZLOPJEgDBJINgAhL6cS9cpYgwKg0nKNItyNt_DPbWFY_qWN_xiOZPb4z25wh9ARoLFbAuN8HvswvJ539hTJvi9MOsihwTIS1lkVxMohg/s1600/SDC19400.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuLXZsBxNIl6dPyqncoVzvOxY8-CXqTuCVmMGVZLOPJEgDBJINgAhL6cS9cpYgwKg0nKNItyNt_DPbWFY_qWN_xiOZPb4z25wh9ARoLFbAuN8HvswvJ539hTJvi9MOsihwTIS1lkVxMohg/s320/SDC19400.JPG" width="240" /></a>Sicuramente tutti conosciamo il sapore di un buon risotto allo zafferano, ma avete mai sentito il dolce profumo di questi delicati fiori viola? Se non lo avete mai fatto, provatici, è magnifico!</div><div style="text-align: justify;">Ma ancor più bello è raccoglierli: sembra che spuntino dal nulla, dalla terra nuda che comincia ad andare a riposo e con i primi freddi che si avvicinano, i piccoli boccioli fanno capolino per poi schiudersi in una corolla di sei petali, senza foglie e con gambi cortissimi.</div><div style="text-align: justify;">Lo zafferano (<i>Croccus sativus</i> L.) fiorisce tra ottobre e novembre per circa due settimane, i fiori si dovrebbero raccogliere al mattino, appena scompare la ruggiada e si ripongono in cesti di vimini cercando di non comprimerli.</div><div style="text-align: justify;">Si procede poi alla separazione degli stimmi dal fiore, quelli rossi, che vanno posti su telai o su garze vicino ad una fonte di calore per privarli dell'umidità e consentirne la conservazione.<br />
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I componenti più rilevanti di questa spezia sono la <b>crocina</b>, la <b>crocetina</b>, la <b>picrocrocina</b> e il <b>safranale</b>. La crocina determina il colore tipico dello zafferano, mentre il safranale è il responsabile dell'odore caratteristico.<br />
Si ritrovano inoltre anche sali minerali, vitamine del gruppo B e componenti volatili. <br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS4Dhyphenhypheneyk7MMSnShtFuo6036KLy7cuSrqJurisydThPNPtIGj83zSRyDrXY30ikK4yPjW5D27YPCGXTFQx_X_p4kYZE42kbbyvirkmLrvzS6QTCum6T_4YxpzqqF22_eMoZc-a1ezQPXb5/s1600/SDC19408.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS4Dhyphenhypheneyk7MMSnShtFuo6036KLy7cuSrqJurisydThPNPtIGj83zSRyDrXY30ikK4yPjW5D27YPCGXTFQx_X_p4kYZE42kbbyvirkmLrvzS6QTCum6T_4YxpzqqF22_eMoZc-a1ezQPXb5/s200/SDC19408.JPG" width="200" /></a>Oltre agli aspetti culinari, sono da ricordare anche i suoi impieghi nella medicina tradizionale come stimolante, afrodisiaco, antispasmodico ed emenagogo.<br />
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</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-76350967277361810322011-04-07T22:56:00.000+02:002011-04-07T22:56:46.362+02:00I cibi e la tradizioneUn interessante articolo con relativo elenco dei cibi che venivano e vengono consumati durante l'anno. Ogni alimento scandisce la vita dell'uomo e il lavoro agricolo serve a produrli, un continuo ciclo che si riempie di tradizioni da non perdere!<br />
<a href="http://www.taccuinistorici.it/ita/news/moderna/bdizionarietti/Cibi-tradizionali-contadini.html">http://www.taccuinistorici.it/ita/news/moderna/bdizionarietti/Cibi-tradizionali-contadini.html</a>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-85203810752849880862011-04-07T00:00:00.001+02:002011-04-07T00:01:16.208+02:00Storia della Vernaccia di OristanoConsiglio la lettura di questo breve articolo di G Fancello sulla storia della Vernaccia di Oristano, cliccate sul link!<br />
<a href="http://www.taccuinistorici.it/ita/news/antica/cvini---vitigni/Vernaccia-di-Oristano.html">http://www.taccuinistorici.it/ita/news/antica/cvini---vitigni/Vernaccia-di-Oristano.html</a>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-89582809575636079412011-03-27T23:59:00.001+02:002011-03-28T00:08:03.669+02:00L'Orto Sinergico. I primi germogli (3° fase)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: justify;">Alle volte è meglio lasciar fare alla natura. Meglio che il tempo faccia il suo corso.</div><div style="text-align: justify;">Infatti proprio questa è la filosofia con la quale questo orto sinergico ha progredito in questo mese. Il mese di Marzo ci porta la Primavera, il risveglio della Terra, temperature più miti, che assieme all'umidità del suolo, favoriscono la germinazione dei semi. </div><div style="text-align: justify;">Non sono state fate nuove modifiche, se non quelle di verificare lo stato dello strato pacciamante di paglia e soprattutto controllare quali semi sono germinati. All'appello ci sono tutti: cipollotti rossi, coriandolo, tarassaco e sono state piantate una decina di piantine di insalata.</div><div style="text-align: justify;">In questa fase è utile cominciare a spostare la paglia nei punti in cui stanno spuntando le piante, per facilitare la loro crescita verso l'alto.</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9Sm5ZZJuf2Gp0KrMm-7gOo8HZbrI1E7cZbA7arz1679602gp6RgZmdxIEN6VhDoqml3fDsWyWivPGloUK3qNoLQCx1jA_F4Yi7dKqxb6woG3NN3-q9AIKpGHPCQYFcoAEYMVbGieTl3sU/s1600/SDC16427.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9Sm5ZZJuf2Gp0KrMm-7gOo8HZbrI1E7cZbA7arz1679602gp6RgZmdxIEN6VhDoqml3fDsWyWivPGloUK3qNoLQCx1jA_F4Yi7dKqxb6woG3NN3-q9AIKpGHPCQYFcoAEYMVbGieTl3sU/s320/SDC16427.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lattuga</td></tr>
</tbody></table><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs3wdKwuGhmjRt0Jd9sxUWdJ2vCbSFwcvk8yHqu_88_hRgJQ2XOXgoMECLKJUi_LEJkDNvUtG-q_t3ZFXXKICL5-7C1Po0QSGXjHaQSiD8uCFq5LgG_d6OfNXH7Mq0aNOxE69gBdXKKUlg/s1600/SDC16429.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs3wdKwuGhmjRt0Jd9sxUWdJ2vCbSFwcvk8yHqu_88_hRgJQ2XOXgoMECLKJUi_LEJkDNvUtG-q_t3ZFXXKICL5-7C1Po0QSGXjHaQSiD8uCFq5LgG_d6OfNXH7Mq0aNOxE69gBdXKKUlg/s320/SDC16429.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">piccole piante di Coriandolo</td></tr>
</tbody></table><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNECnH2E1WcsUumfYbBpfiZBLVZ3TK_VyI5Yr2gTcty3zTAXgsOzopVQl_oWGSwdaxqNc7JXAEQt6wcnT661FF3hTpcYP7W8WgfX0q4bjy75gT2pJyeQCDKVROkZAhFq3ZSREyEdBk79CZ/s1600/SDC16431.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNECnH2E1WcsUumfYbBpfiZBLVZ3TK_VyI5Yr2gTcty3zTAXgsOzopVQl_oWGSwdaxqNc7JXAEQt6wcnT661FF3hTpcYP7W8WgfX0q4bjy75gT2pJyeQCDKVROkZAhFq3ZSREyEdBk79CZ/s320/SDC16431.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">piccola pianta di Tarassaco, appena spuntata</td></tr>
</tbody></table><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-8059669343033390712011-03-25T15:18:00.001+01:002011-03-26T20:05:43.644+01:00INCONTRI DiVININuovo appuntamento con il Vino, la sua produzione e la sua degustazione!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqqGybiB8FTJbPnFz8W7XUGSOAVIsZo6H8qfgu9HJ3xtusAqq4e61Bl-o7zEz2BDqBfqDqkdNzKt0isf7wz5k5MWA3waHK7p2veEBjOZc2sXks5uqIc4VOGc_LgJhzfZvJo8tJGeBBnf8B/s1600/0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqqGybiB8FTJbPnFz8W7XUGSOAVIsZo6H8qfgu9HJ3xtusAqq4e61Bl-o7zEz2BDqBfqDqkdNzKt0isf7wz5k5MWA3waHK7p2veEBjOZc2sXks5uqIc4VOGc_LgJhzfZvJo8tJGeBBnf8B/s640/0001.jpg" width="451" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">L'Associazione Culturale "L'Isola delle Janas", il Comune di Ussaramanna e </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">il "Gruppo Viticoltori Ussaramanna", </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">vi invitano a </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><strong><em><span style="font-size: x-large;">INCONTRI DiVINI</span></em></strong></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">serata all'insegna del Vino, dalla produzione all'analisi sensoriale</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Sabato 2 Aprile, ore 18.00 a USSARAMANNA</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">vi aspettiamo</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">ingresso libero</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-28145503305097766132011-03-20T14:45:00.000+01:002011-03-20T14:45:27.980+01:00Vino: la produzione<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Si può definire il Vino?<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">A questo particolare prodotto possiamo attribuire diverse definizioni a seconda dell’aspetto che si prende in considerazione. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Si presenta apparentemente omogeneo, invece stiamo parlando di un composto complesso e ricco di costituenti, per questo alcune diciture possono risultare riduttive.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Dal punto di vista <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">normativo</b>:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraph" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Il regolamento (CE) n°1493/1999 definisce il vino come il prodotto ottenuto dalla fermentazione totale o parziale dell’uva fresca, pigiata o no, o del mosto d’uva.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Dal punto di vista <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">microbiologico</b>:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraph" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Il vino è il prodotto della fermentazione alcolica del mosto d’uva per opera dei lieviti del genere <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Saccharomyces</i>.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Dal punto di vista <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">chimico</b>:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Il vino è il prodotto della fermentazione alcolica di uve sane, pigiate bianche o nere. È una miscela acida di vari composti, quali:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Courier New"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Courier New";"><span style="mso-list: Ignore;">o<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Acqua 83-90%<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Courier New"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Courier New";"><span style="mso-list: Ignore;">o<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Alcoli (etilico, metilico, glicerina, alcoli superiori)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Courier New"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Courier New";"><span style="mso-list: Ignore;">o<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Esteri (acetato, isobutirrato, succinato di etile: aromi secondari)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Courier New"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Courier New";"><span style="mso-list: Ignore;">o<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Acidi (tartarico, malico, lattico, succinico, acetico)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Courier New"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Courier New";"><span style="mso-list: Ignore;">o<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Zuccheri (glucosio, fruttosio, triosi, pentosi)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Courier New"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Courier New";"><span style="mso-list: Ignore;">o<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Sostanze minerali (K, Na, Fe,Cu, Pb, Zn, solfati e fosfati)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Courier New"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Courier New";"><span style="mso-list: Ignore;">o<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Sostanze azotate<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 72.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Courier New"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Courier New";"><span style="mso-list: Ignore;">o<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Polifenoli (acidi fenolici, flavonoidi)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Mettendo assieme queste definizioni si può avere una descrizione più completa del vino, in quanto vengono presi in esame diversi aspetti fondamentali.<o:p></o:p></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis8zh3h_xZTkV2OFAxX7_USmPuLs1xpVG2ycMtCT4PykgtZM6LYGBQeKfQ4nP4oHkK0ETpqlkGM2eovf2EAFpbJiz3ey3REsFBcyzeeJxkbgkEl9tUexTDObKiVh9SsrgvxHHgB4QRFXZq/s1600/HPIM4863.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis8zh3h_xZTkV2OFAxX7_USmPuLs1xpVG2ycMtCT4PykgtZM6LYGBQeKfQ4nP4oHkK0ETpqlkGM2eovf2EAFpbJiz3ey3REsFBcyzeeJxkbgkEl9tUexTDObKiVh9SsrgvxHHgB4QRFXZq/s320/HPIM4863.JPG" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">La Vite<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Ordine: RHAMNALES</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"></span>Famiglia: VITACEE o AMPELIDACEE</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Sottospecie: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Vitis vinifera sativa</i> (Coltivata)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Vitis vinifera silvestris</i> (selvatica)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Vite americana: radici poco sensibili alla Philloxera, foglie molto sensibili (formazione galle)<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Vite europea: radici molto sensibili alla Philloxera, foglie poco reattive<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"><o:p> Il vino è influenzato dai seguenti fattori:</o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Caratteristiche pedoclimatiche<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Caratteri della pianta<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Varietà<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Tecniche produttive<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Raccolta<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Metodo di produzione<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Processo produttivo<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Lo stato di maturazione dell’uva condiziona la qualità del vino ed è uno dei fattori più importanti. Infatti se viene vinificata una varietà in periodi differenti di maturazione, si ottengono prodotti nettamente diversi sotto il profilo gustativo e compositivo. Quindi è indispensabile conoscere le varie fasi evolutive dell’acino:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Periodo erbaceo<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Invaiatura<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Maturazione<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Sovramaturazione<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">La maturazione delle uve varia in base alla varietà e al clima, orientativamente può cominciare ad agosto per le varietà più precoci e terminare a ottobre per quelle più tardive.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Una volta effettuata la raccolta, manualmente o meccanicamente, le uve vengono conferite alla cantina e il processo inizia con il loro scarico in macchine dette <i style="mso-bidi-font-style: normal;">pigiadiraspatrici</i>, nelle quali avvengono le operazioni di pigiatura e diraspatura. Con la pigiatura si schiacciano gli acini e fuoriesce il mosto, la diraspatura serve ad eliminare i raspi che sono poveri di zuccheri e ricchi di sostanze indesiderate.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">A questo punto si deve differenziare il processo di vinificazione:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">vinificazione in rosso<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">vinificazione in bianco<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">vinificazione in rosato<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Possiamo avere:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">vino rosso, <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>da uve nere<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">vino bianco, <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>da uve bianche e nere<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">vino rosato, <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>da uve nere<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">vino novello, <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>da uve nere<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">vino spumante, dipende dal vino base<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Vinificazione in rosso<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Dopo la pigiatura e la diraspatura, il mosto viene mandato, con apposite pompe, nelle vasche dove avrà luogo la <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">fermentazione</b>. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">La peculiare caratteristica della vinificazione in rosso, consiste nel far macerare il mosto a contatto con le vinacce. Per vinacce si intendono le bucce più i vinaccioli (semi). La macerazione può avere durate differenti a seconda del prodotto che si vuole ottenere, può essere di: <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 177.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify; text-indent: -177.0pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">4-5 giorni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">macerazione breve</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>per ottenere vini freschi, fruttati, non ricchi di colore, con pochi tannini e poche sostanze estrattive, da bere giovani.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 177.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify; text-indent: -177.0pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">20-30 giorni <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">macerazione lunga</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>per vini più ricchi di colore, con più tannini, più estratti, che possono subire un lungo invecchiamento.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 177.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify; text-indent: -177.0pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Come già detto, nella fermentazione in rosso, le vinacce sono tenute a contatto con il mosto, questo fa si che vengano trasferite al futuro vino, numerose sostanze per arricchire il gusto, i profumi e il colore. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">La massa costituita da bucce e vinaccioli </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 16px;">tende a salire in superficie e a formare il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">cappello</i>, che a contatto con l’ossigeno può dare inizio a ossidazione e acetificazione, per questo si eseguono follature e rimontaggi per tenere le vinacce umide, o tramite un falso fondo vengono tenute in continua immersione. In queste fasi sono tenuti sotto controllo determinati parametri e vista l’importanza della fermentazione, questa viene eseguita spesso come <i style="mso-bidi-font-style: normal;">fermentazione controllata</i>, con l’utilizzo di speciali contenitori che mantengono costanti le temperature e con l’impiego di lieviti selezionati.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Terminata questa operazione si procede con la con la <i style="mso-bidi-font-style: normal;">svinatura</i>, ovvero la separazione del vino fiore dalle vinacce che possono essere sottoposte a torchiatura per estrarne il contenuto, ottenendo il così detto “vino da torchio”, che risulta più colorato, con più tannini, ma grossolano e ruvido, generalmente destinato alla distillazione.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Vinificazione in bianco<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Con questo processo, dopo la pigiatura, le vinacce vengono separate immediatamente dal mosto. Le uve vengono pigiate in modo soffice che permette di ottenere un mosto pulito ricco di profumi fini, fruttati, con gusto fresco e delicato con scarsa presenza di tannini.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Il mosto così ottenuto viene pulito, ovvero “chiarificato” e fatto riposare in vasche refrigerate ritardando la fermentazione con l’aggiunta di SO<sub>2</sub> (anidride solforosa), per poi essere avviata con l’aggiunta di lieviti selezionati dopo la chiarifica. Le temperature vengono mantenute tra i 18-20 °C.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">SO<sub>2</sub> (anidride solforosa): <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>per vini bianchi MAX 200 mg/L<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 106.2pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">per vini rossi MAX 160 mg/L<o:p></o:p></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvlwIL-4iOifl6_j1SC5AtLWZZJy0bRH3TG5WOqB7Gy1KF7pqf-qv2PFBe1rTnmrdfLdMw7vsV-46ceAtLyK7qs5kgIjR6mkZPcSw_sgkYQLK2jqnIQvQxvyezJM9Dn5icW-BhdenGHfXf/s1600/SDC14128.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvlwIL-4iOifl6_j1SC5AtLWZZJy0bRH3TG5WOqB7Gy1KF7pqf-qv2PFBe1rTnmrdfLdMw7vsV-46ceAtLyK7qs5kgIjR6mkZPcSw_sgkYQLK2jqnIQvQxvyezJM9Dn5icW-BhdenGHfXf/s320/SDC14128.JPG" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Cos’è la Fermentazione Alcolica?<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">La fermentazione alcolica è la prima fase del processo che trasforma il mosto in vino. È una reazione biochimica complessa, nella quale gli zuccheri del mosto vengono trasformati in alcol etilico, anidride carbonica, energia (calore) e prodotti secondari, ad opera dei lieviti, soprattutto Saccaromiceti, secondo la reazione:</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; tab-stops: center 240.95pt; text-align: justify; text-indent: 70.8pt;"><!--[if gte vml 1]><v:shapetype
id="_x0000_t32" coordsize="21600,21600" o:spt="32" o:oned="t" path="m,l21600,21600e"
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height:0;z-index:251659264' o:connectortype="straight"> <v:stroke endarrow="block"/> </v:shape><![endif]--><!--[if !vml]--></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 16px;">C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub> (zucchero) ---------------><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>OH<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>+ 2CO<sub>2</sub><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>+<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>calore</span></div><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">L’andamento di questa reazione è influenzato da diversi fattori:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">temperatura</span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">, mai superiore ai 37 °C per non bloccare l’azione dei lieviti, vini bianchi 18-22 °C, vini rossi 25-28 °C<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">concentrazione elevata del mosto</span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">, che può bloccare l’inizio della fermentazione<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">acidità del mosto<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">quantità elevata di lieviti e risorse nutrizionali<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">areazione del mosto<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">presenza di sostanze inibenti</span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"> come anticrittogamici e anidride solforosa<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Come abbiamo già visto i prodotti principali della fermentazione alcolica sono l’alcol etilico (o etanolo) e la CO<sub>2</sub>, ma non bisogna dimenticare la formazione di altre sostanze importanti che influenzano il gusto e l’aroma del vino: glicerina, acido lattico, acido succinico, acido acetico, acetaldeide e altri esteri e alcoli superiori.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">In una prima fase la fermentazione viene detta <i style="mso-bidi-font-style: normal;">tumultuosa</i>, in quanto il mosto ribolle per lo sviluppo di CO<sub>2</sub>. Dopo l’operazione di svinatura (separazione del vino fiore dalle vinacce), inizia la fermentazione <i style="mso-bidi-font-style: normal;">secondaria</i> o <i style="mso-bidi-font-style: normal;">lenta</i> che si realizza travasando il vino in un recipiente di affinamento e conservazione. In questa fase si ha una diminuzione dell’acidità fissa a causa soprattutto della precipitazione di sali dell’acido tartarico, che in parte si erano già formati durante le fasi precedenti. Nei vini rossi la diminuzione dell’acidità è dovuta anche alla fermentazione malolattica.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Inizia così una fase di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">maturazione dei vini</i> o <i style="mso-bidi-font-style: normal;">crescita</i>, nel corso della quale, questi acquisiscono limpidezza e stabilità. Seguirà poi l’invecchiamento per i vini con i giusti requisiti.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">I prodotti ottenuti dopo questi passaggi, hanno subito trasformazioni a causa della fermentazione malolattica, che grazie a batteri specifici, trasforma l’acido malico (che ha un sapore pronunciato) in acido lattico (meno aggressivo). Si avranno trasformazioni delle sostanze coloranti e degli aromi.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Nei vini rossi, il colore si fa meno intenso, passa da toni rubino a toni granato e aranciati, i vini bianchi passano da dorati a sfumature più gialle.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">I profumi si modificano e vengono persi gli aromi primari di uva e frutta fresca, per passare a un bouquet più intenso, fine e più complesso. Il sapore si equilibra e diventa più morbido.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">In questa fase di maturazione è importante l’ossigenazione quando si effettuano i travasi o quando si usano recipienti in legno che permettono lo scambio gassoso in quanto porosi.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Nelle bottiglie tappate con sughero, prosegue l’invecchiamento, ma senza scambio di ossigeno (ambiente riduttivo), il vino raggiunge il punto più alto della sua evoluzione con le giuste tonalità di colore, l’eleganza e la finezza del bouquet e il gusto pieno e armonioso.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Dove matura il vino?<o:p></o:p></span></b></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Possiamo avere diverse tipologie di contenitori dove il vino può maturare:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">LEGNO<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>insostituibile per l’affinamento dei grandi vini rossi e alcuni bianchi. Le botti sono generalmente in legno di rovere, ma anche in legno di acacia e conferiscono aromi. Possono avere diversa capacità da 225 litri a oltre 1500 litri. Le botti con capacità di 225 litri prendono il nome di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Barrique</i>, mentre da 500 litri vengono chiamate <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Tonneau</i>. Entrambe possono essere utilizzate sia per l’affinamento che per la vinificazione.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Il legno può presentare lo svantaggio di avere costi elevati, difficoltà di pulizia e sanitizzazione, è poroso quindi si possono avere perdite per evaporazione e rischi di trasmissione di difetti.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">VASCHE IN CEMENTO<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>hanno costi moderati, adattabili logisticamente e sono migliori per l’affinamento rispetto all’acciaio.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Sono però difficili da pulire, rigide e si può avere il pericolo di fessurazioni che si supera con la vetrificazione.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">CONTENITORI IN ACCIAIO<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>sono molto resistenti, inalterati nel tempo, hanno svariate capacità, sono facili da pulire e possono essere accessoriati. Hanno costi elevati.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">CONTENITORI IN VETRO-RESINA (poliestere rinforzato con fibra di vetro)<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>hanno varie e dimensioni, sono leggeri, hanno un basso costo e sono resistenti alla corrosione. Sono però fragili e difficili da mantenere in stato anaerobico.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">BOTTIGLIE<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>principalmente esistono due tipologie: la Bordolese e la Champagnotta. Sono importanti il colore del vetro, il peso e la capacità.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhUJpu8LBvRcLJKKbdv83QhjojUWvT-5KmkArfI2gKiZDV9IDi7O6Y-KbU9YVKyO2Vm1HorVCKPhZHUABj2gXHzcA0SXGK4yeE80_WGHKjZknH4Cew_IWtk9KT29s_6umA-cOQoEPV_X36/s1600/HPIM4380.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhUJpu8LBvRcLJKKbdv83QhjojUWvT-5KmkArfI2gKiZDV9IDi7O6Y-KbU9YVKyO2Vm1HorVCKPhZHUABj2gXHzcA0SXGK4yeE80_WGHKjZknH4Cew_IWtk9KT29s_6umA-cOQoEPV_X36/s320/HPIM4380.JPG" width="240" /></a></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-62575338114908942432011-03-07T14:17:00.000+01:002011-03-07T14:17:12.823+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL2mTTio-CTDJqHdOwYIdRGqj9gXHsJHzXXh7O2SY_BrBSUDcU8DaPNiZNbktP2tek917Oy5phfpoKKhAGOijhN1XOWIeNE5y0MJ8QGzVIaHqlFkz70Ah6RESOeBKFQZry91_kKDBXJ40g/s1600/0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" q6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL2mTTio-CTDJqHdOwYIdRGqj9gXHsJHzXXh7O2SY_BrBSUDcU8DaPNiZNbktP2tek917Oy5phfpoKKhAGOijhN1XOWIeNE5y0MJ8QGzVIaHqlFkz70Ah6RESOeBKFQZry91_kKDBXJ40g/s640/0001.jpg" width="451" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: Times, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><strong><em> Eventi DiVini</em></strong></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: Times;">Le Associazioni Culturali "L'Isola delle Janas" e "Il Pungolo" presentano una serata dedicata al Vino, </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: Times;">ai suoi profumi e ai suoi colori, storia, produzione e analisi sensoriale!</span></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><u>Sabato 19 Marzo 2011 ore 18:00</u></div><div style="text-align: center;"><u>Sala Ex-Montegranatico Serramanna (VS)</u></div><div style="text-align: center;"><br />
</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-76024707749687075262011-03-06T23:30:00.000+01:002011-03-06T23:30:16.735+01:00Coltivare "Consociando"<div style="text-align: justify;">La coltivazione è sempre stata di fondamentale importanza per l'uomo, che nei secoli ne ha perfezionato le tecniche, migliorato geneticamente le piante, sfruttato al massimo il terreno e imparato ad abinare le specie vegetali per averne maggiori benefici. </div><div style="text-align: justify;">Inizialmente un fattore molto importante era la "successione" delle coltivazioni, ovvero l'alternarsi delle varie colture su uno stesso terreno. Si può ricordare la tecnica del <u>maggese</u> con la quale si eseguiva una rotazione che prevedeva il riposo di una parte del terreno per permettere la rigenerazione della fertilità. Oltre a questo, un'influenza notevole è data anche dalla "<strong>consociazione</strong>", cioè la vicinanza delle specie vegetali nella coltivazione. Di conseguenza le varie sostanze prodotte dalle radici delle piante entrano in una sorta di "simbiosi-collaborazione".</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRtnsAWWGpWILNnoZ_7lQ1eRNHAVIfGz1NP_enCN5ACJ9vqAttWtHBrY7Rl2f_NnIsOYf6bkcL92L65GNdmJX8IBHnPZVgvYqxXqqZnvKROX6ms1efwFpW2WncQAZyv5znkxoLRxmoSCm7/s1600/SDC12371.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" l6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRtnsAWWGpWILNnoZ_7lQ1eRNHAVIfGz1NP_enCN5ACJ9vqAttWtHBrY7Rl2f_NnIsOYf6bkcL92L65GNdmJX8IBHnPZVgvYqxXqqZnvKROX6ms1efwFpW2WncQAZyv5znkxoLRxmoSCm7/s320/SDC12371.JPG" width="240" /></a></div><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge5pytZkJI6d39TJmICyrj-RCKOPDWbO1xUP0Txq30fYnxOJV_m0hMzqPTMKLTVDGx4D-tdEtSkh9Ato77UiiTcVFrHs4vst-zUrfQJtkmswvjPZUMMhcxlJ3L3t6f9ZfARr5t-OL6IB6d/s1600/HPIM2623.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" l6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge5pytZkJI6d39TJmICyrj-RCKOPDWbO1xUP0Txq30fYnxOJV_m0hMzqPTMKLTVDGx4D-tdEtSkh9Ato77UiiTcVFrHs4vst-zUrfQJtkmswvjPZUMMhcxlJ3L3t6f9ZfARr5t-OL6IB6d/s320/HPIM2623.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Iperico</td></tr>
</tbody></table><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Perchè diventa utile applicare questa tecnica?</div><div style="text-align: justify;">La consociazione permette di sfruttare al meglio gli spazi, sia a livello radicale, sia a livello di apparato fogliare, in questo caso risulta vantaggioso abinare vegetali con dimensioni differenti e con cicli biologici di diversa lunghezza. Viene assicurata una copertura maggiore del terreno e questo fa si che venga protetto dall'erosione e dagli agenti atmosferici.</div><div style="text-align: justify;">La consociazione di leguminose con altre specie è vantaggiosa per la produzione di azoto delle prime. Nelle radici delle leguminose si crea un rapporto di simbiosi con un microrganismo chiamato <em>Rhizobium</em>, che è in grado di fissare l'azoto atmosferico e di renderlo fruibile per se stesso e per le altre piante che lo trovano disperso nel terreno.</div><div style="text-align: justify;">Altre piante sono in grado di produrre sostanze repellenti che allontanano organismi indesiderati e "diffendono" le altre specie più vulnerabili.</div><div style="text-align: justify;">In pratica è importante seguire certi accorgimenti come ad esempio coltivare vicini i fagioli con bietole, carote, cavoli, cetrioli, insalate, fragole, melanzane, mais, melone...</div><div style="text-align: justify;">Da non sottovalutare che abinando assieme specie di differenti famiglie si favorisce la biodiversità della fauna che crea rapporti di antagonismo tra prede e predatori, permettendo una lotta biologica naturale per una coltivazione senza l'utilizzo di fitofarmaci e altri prodotti chimici.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRMmD5q5Pf0PY2y-q42r_w7e-y_YIjVCIvf4P3NPkSCjxuKqpOlOBFAQF_IGxesAWepdyQeq1pyebPm5R4yAQZeVdDfDQkKqF6aEo0iiEsgngEam55YySjkdmFIiRj1K6F9XO3qAhEoBxf/s1600/SDC11544.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" l6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRMmD5q5Pf0PY2y-q42r_w7e-y_YIjVCIvf4P3NPkSCjxuKqpOlOBFAQF_IGxesAWepdyQeq1pyebPm5R4yAQZeVdDfDQkKqF6aEo0iiEsgngEam55YySjkdmFIiRj1K6F9XO3qAhEoBxf/s320/SDC11544.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Camomilla</td></tr>
</tbody></table><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEyT2DmciLwFloS4Q2ozvDE2yXVoqLT2rqzMhHrtr_LuPyLHPdnhGhA3OQ9k9FgnH2sTV_zwBO7DINGXgT5WW-WklEgmPLI4ySVdQOiktJKnylguSkSO9fPaBh9UOPAQRHlc9WVT3Yx1DL/s1600/SDC15106.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" l6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEyT2DmciLwFloS4Q2ozvDE2yXVoqLT2rqzMhHrtr_LuPyLHPdnhGhA3OQ9k9FgnH2sTV_zwBO7DINGXgT5WW-WklEgmPLI4ySVdQOiktJKnylguSkSO9fPaBh9UOPAQRHlc9WVT3Yx1DL/s320/SDC15106.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Salvia officinalis</td></tr>
</tbody></table><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-63080549718966980312011-03-04T22:49:00.000+01:002011-03-04T22:49:58.992+01:00L'Orto Sinergico. Progettazione e primi sviluppi (2° fase)<div style="text-align: justify;">Sentire, toccare e coltivare la terra, il modo migliore per ritrovare i contatti perdutti...</div><div style="text-align: justify;">Con l'Orto Sinergico è possibile e soprattutto molto più facile. Perchè?</div><div style="text-align: justify;">Questo metodo di coltivazione prevede il rispetto della struttura fisica e biologica del terreno, si basa sulla "non lavorazione" della terra in modo che questa si "costruisca" da sola. Ovvero si formino gli equilibri naturali tra radici, granulometria e organismi; proprio per questo è importantissima la costituzione di bancali di terra autoctona di un'altezza media di 40 cm e una larghezza di minimo 120 cm, la lunghezza non ha limiti e, assieme alla forma, può essere gestita dalla fantasia, l'importante è sempre lasciare i passaggi trasversali e paralleli ai bancali per poter effettuare le lavorazioni e permettere il passaggio di eventuali carriole. Le uniche zone di calpestio saranno appunto questi passaggi, mentre la coltivazione avverrà sopra e a i lati dei bancali che non subiranno più alcuna lavorazione meccanica.</div><div style="text-align: justify;">L'irrigazione può essere impostata con un impianto a goccia che permette un risparmio idrico notevole. Una volta che questi lavori sono stati fatti, i bancali vengono interamente coperti da paglia, una pacciamatura naturale che permette di trattenere più acqua nel terreno, di far cresecere meno erbe infestanti che più avanti non verranno totalmente estirpate, ma bensì gestite in determinate fasi della coltivazione. Inoltre questa copertura ha il compito di proteggere il terreno dal compattamento e dagli agenti atmosferici, aiuta a far sviluppare meggiormente le colonie di organismi utili e protegge dal gelo. Quando le piantine cominceranno a spuntare, occorre "aprire" leggermente la pacciamatura in corrispondenza delle giovani foglioline. La paglia pian piano si decomporrà e andrà ad arricchire il terreno, quindi di tanto in tanto si renderà neccessaria l'aggiunta di nuovi strati.<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtjwDFvPBhNFj3VEJ_hosoTkwnV0lORz8thSnuG139wOhd-MgF19TAuJcxAESYwP7NvTlnqyKrJ_KsKtE2J4uIUxcTcv3RIN_v657xX8bzsG1Ou24sFtLBV0uNtcuqrI0YiGn_LhYyDlVJ/s1600/SDC15965.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" l6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtjwDFvPBhNFj3VEJ_hosoTkwnV0lORz8thSnuG139wOhd-MgF19TAuJcxAESYwP7NvTlnqyKrJ_KsKtE2J4uIUxcTcv3RIN_v657xX8bzsG1Ou24sFtLBV0uNtcuqrI0YiGn_LhYyDlVJ/s320/SDC15965.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">primo bancale, centrale</td></tr>
</tbody></table> <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZSLZ7XkbCwAjycvAUdFBYIFjX8qvEnYglZLOsjDrjOfIFSrTpJyRS6qdPXHLYncAlw-zIaxFUku0CUrQQV6AX4ET68H3bPXMjkYPSXE18WEMuvvicfuG24whyFvUsW7JPj-rhRAnQxQCX/s1600/SDC15967.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" l6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZSLZ7XkbCwAjycvAUdFBYIFjX8qvEnYglZLOsjDrjOfIFSrTpJyRS6qdPXHLYncAlw-zIaxFUku0CUrQQV6AX4ET68H3bPXMjkYPSXE18WEMuvvicfuG24whyFvUsW7JPj-rhRAnQxQCX/s320/SDC15967.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">bancale coperto con pacciamatura di paglia</td></tr>
</tbody></table> I primi "ospiti vegetali" di questo primo bancale, sono stati: un piantina di <em>Salvia officinalis</em>, posizionata al centro, semi di cipolla rossa, coriandolo e tarassaco. Le erbe officinali sono utili, con le loro sostanze volatili, per scacciare organismi indesiderati! Successivamente verranno impiantati altri ortaggi e legumi.<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_qWk80TjZVjJqfZEkO3j3e1rImuuE7vECs3F4wgkksBufH06GE4czsVW4NlkbtxaAVJ0l3EHGR7y2TchO4Y8jyV9cmEFyY4N6772CltnTvl-jNn2d-uXIUESmhgH2HCOZmby1zSEcHVDs/s1600/SDC15968.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" l6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_qWk80TjZVjJqfZEkO3j3e1rImuuE7vECs3F4wgkksBufH06GE4czsVW4NlkbtxaAVJ0l3EHGR7y2TchO4Y8jyV9cmEFyY4N6772CltnTvl-jNn2d-uXIUESmhgH2HCOZmby1zSEcHVDs/s320/SDC15968.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">sementi ci cipolla rossa</td></tr>
</tbody></table><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMmQ9b-jwb0HOm568dn4IQM-2jI3Y53tPEhmTEkukbATSLhjXtirtEIrhhnM4JYIoEGR1eZHNySJ5fjb_H6ajPOsSEncEDZfIlNx1U44-AQufehJPzYnXXTYe7uRAPeIbxAugiYSxXP8Ol/s1600/SDC15973.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" l6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMmQ9b-jwb0HOm568dn4IQM-2jI3Y53tPEhmTEkukbATSLhjXtirtEIrhhnM4JYIoEGR1eZHNySJ5fjb_H6ajPOsSEncEDZfIlNx1U44-AQufehJPzYnXXTYe7uRAPeIbxAugiYSxXP8Ol/s320/SDC15973.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">cartellino indicativo della zona di semina del coriandolo</td></tr>
</tbody></table></div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-68902839734152865992011-02-07T22:34:00.002+01:002011-02-07T22:38:18.912+01:00L'Orto Sinergico. La nascita e la motivazione (1°fase)<div style="text-align: justify;">Come guardiamo oggi l'agricoltura? </div><div style="text-align: justify;">Le tecniche utilizzate per la moderna coltivazione riescono a far fruttare al meglio il terreno, dal quale l'uomo ottiene il massimo, forse troppo... Osservando bene si può notare che c'è qualcosa che non va, ma cosa?</div><div style="text-align: justify;">Riflettendo e applicando alcune nozioni base, si può arrivare all'immediata conclusione che l'attuale situazione non potrà durare per sempre, infatti la nostra Terra ha bisogno di una "rigenerazione" una vera e propria rinascita per ristabilire gli equilibri perduti.</div><div style="text-align: justify;">Questo è possibile in diversi modi, <strong>l'Agricoltura Sinergica</strong> ci può aiutare!</div><div style="text-align: justify;">Si tratta di mettere assieme pochi, ma importanti principi che si basano sul naturale sistema con cui flora e fauna vivono. E' nato così un nuovo esperimento, un orto-giardino che avrà come obiettivo quello di rispettare la Terra, con minime lavorazioni e con la valorizzazione di tutte le specie animali e vegetali.</div><div style="text-align: justify;">La Terra è come un organismo vivente che mangia, cresce, interagisce e ciò che vive con Lei, fa altrettanto, in un continuo scambio di energia, elementi nutritivi e vita!</div>I primi passi sono semplici e con queste immagini il concetto è reso meglio:<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrsfbKc6I44dj0r81Ctbas5wlsdQ1CgjWDTqEGOumSZG3Xv0iOLxn-hf-iIvEFurKLFoxIzoE_k85ir_Mc7vqG58EAU2OOiC_mE4dhKQ-FliIUU3m4ahV7HNlO-gRJ8T2FhDg-2PKy9f9D/s1600/Copia+di+SDC15889.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" h5="true" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrsfbKc6I44dj0r81Ctbas5wlsdQ1CgjWDTqEGOumSZG3Xv0iOLxn-hf-iIvEFurKLFoxIzoE_k85ir_Mc7vqG58EAU2OOiC_mE4dhKQ-FliIUU3m4ahV7HNlO-gRJ8T2FhDg-2PKy9f9D/s320/Copia+di+SDC15889.JPG" width="293" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Campo vuoto in fase iniziale</td></tr>
</tbody></table><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSn71PAP_iemohtJ3rkrTDdFf0nYz0Aagp619ft50shQMNZOpyz-otHKxNNC0SH3J-67Cr-qg8zBJSgfwblQ4xaVacuYIfgjXMPufWRBo4yjoZJSjFDdhVCl1UyInX-Mmr8tCI4euTcW3k/s1600/SDC15891.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" h5="true" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSn71PAP_iemohtJ3rkrTDdFf0nYz0Aagp619ft50shQMNZOpyz-otHKxNNC0SH3J-67Cr-qg8zBJSgfwblQ4xaVacuYIfgjXMPufWRBo4yjoZJSjFDdhVCl1UyInX-Mmr8tCI4euTcW3k/s320/SDC15891.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Creazione di un punto di partenza centrale (non obbligatorio)</td></tr>
</tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6pr4lKha2OHpk8abVFx_BSrAUQXK421MfNDDbP66DO8i6ICFxRvCyUUJB1OV71jxo95eunRW1TES85qMQYMmXwXK5LtlTLzEyQEXpxgyLWy7X9ywyGm2ir1XkRh8M_8E4tBd_KLRVFJNm/s1600/SDC15895.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" h5="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6pr4lKha2OHpk8abVFx_BSrAUQXK421MfNDDbP66DO8i6ICFxRvCyUUJB1OV71jxo95eunRW1TES85qMQYMmXwXK5LtlTLzEyQEXpxgyLWy7X9ywyGm2ir1XkRh8M_8E4tBd_KLRVFJNm/s320/SDC15895.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lombrico: ospite ben gradito!</td></tr>
</tbody></table><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw-WpcF_CEibR2cm9umhVAvj7MbSC-IVWoPeVQJWswfGjgrZJsDmZufKFGpNsXyOrPl9YTps5w-3f0E5ffFDwBgND4wKSRV42kf-ggBZkPZALE3OBrJC69gJnCkuweuPLrmNhXmS70Qi_H/s1600/SDC15897.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" h5="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw-WpcF_CEibR2cm9umhVAvj7MbSC-IVWoPeVQJWswfGjgrZJsDmZufKFGpNsXyOrPl9YTps5w-3f0E5ffFDwBgND4wKSRV42kf-ggBZkPZALE3OBrJC69gJnCkuweuPLrmNhXmS70Qi_H/s320/SDC15897.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Forma a spirale dei bancali di terra (ognuno può sceglire la forma che desidera)</td></tr>
</tbody></table><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh30qV2rU-UjZ7Tzn3RxpFV6IsR-kI-0uVuHsLXYfNfCtX_6Bdv1CsW2bLKydGRS6mqLMDGhqIp81DM4QZw1TxWV7m4ZNQYPl6F1j2fxbDAC433pOA5SjG4oX96muyUsnrwjtmiwf19Oa5N/s1600/SDC15901.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" h5="true" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh30qV2rU-UjZ7Tzn3RxpFV6IsR-kI-0uVuHsLXYfNfCtX_6Bdv1CsW2bLKydGRS6mqLMDGhqIp81DM4QZw1TxWV7m4ZNQYPl6F1j2fxbDAC433pOA5SjG4oX96muyUsnrwjtmiwf19Oa5N/s320/SDC15901.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Primo ospite dell'Orto Sinergico: Salvia officinale.<br />
Le piante aromatiche sono utilissime, perchè con le loro sotanze volatili allontanano nemtaodi</td></tr>
</tbody></table>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-57446553487807292011-02-06T12:32:00.000+01:002011-02-06T12:32:04.006+01:00Il Pane: tradizione e tipicità<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Fin dalla preistoria,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il frumento è stato il più importante dei cereali per il valore nutrizionale, culturale e sociale. E' una specie che è in grado di adattarsi ad ogni tipo di terreno e a differenti climi. </span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">I cereali allo stato naturale e il sistema digerente umano sono però incompatibili, per questo fin dal Neolitico, l’uomo ha trovato un metodo per cuocerli e trasformarli in un prodotto diverso dalla materia prima.</span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">Le principali specie oggi coltivate sono due il <em>Triticum vulgare</em> (grano tenero) e il <em>Triticum durum</em> (grano duro), entrambe con un ampio ventaglio di varietà ottenute con incroci e selezioni per il miglioramento genetico. Il <em>T. vulgare</em> </span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">viene macinato in modo tale da produrre farina impiegata per confezionare pane, torte, biscotti e simili. Il <em>T. durum</em> invece, </span><span style="font-size: small;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">h</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">a un colore ambrato, la cariosside è allungata e vitrea, viene usato nella produzione di pane, ma il principale utilizzo è la fabbricazione di paste alimentari</span></span></span></span><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">.</span></span></span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDi4fVbrQSwIn_MmWpf2NCW3Kc3TMHtlvufQv4TehgvYAVZ8ay3Jk2gxNk0q9ZSxk4HzfdkBxFTK-B-RX2hWRFYXHyXGdBkiNPcJDgvT6cUGymypeySa7vZHir2hU-PckZW3T8PDGHdhwr/s1600/SDC12550.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" h5="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDi4fVbrQSwIn_MmWpf2NCW3Kc3TMHtlvufQv4TehgvYAVZ8ay3Jk2gxNk0q9ZSxk4HzfdkBxFTK-B-RX2hWRFYXHyXGdBkiNPcJDgvT6cUGymypeySa7vZHir2hU-PckZW3T8PDGHdhwr/s320/SDC12550.JPG" width="320" /></span></a></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">COS'E' IL PANE? </span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><strong><u><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Il pane è il prodotto dato della cottura dell’impasto,</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> </span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">composto da farina o semola di grano, acqua, energia, agente lievitante e sale.</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> </span></span></span></u></strong></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">Una grande attenzione viene messa nella qualità di questi ingredienti e fra questi <strong>l'agente lievitante</strong> ricopre una grande importanza: </span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">è il principale fattore che caratterizza il prodotto finale, rendendolo tradizioneale o meno; l</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">a produzione di CO</span>2<span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> (anidride carbonica) è il meccanismo che permette l’aumento di volume dell’impasto: la sua origine può essere:</span></span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; mso-special-format: bullet;"></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">- chimica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>utilizzando bicarbonato di sodio o bicarbonato di ammonio</span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">- fisica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>dato dall’azione meccanica delle chiare d’uovo montate a spuma</span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">- <strong>biologica<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ottenuta con il solo lievito di birra o con la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fermentazione tradizionale</strong></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">FERMENTAZIONE CON IL LIEVITO DI BIRRA</span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Il prodotto ottenuto con la fermentazione condotta unicamente da </span><span style="font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Saccharomyces cerevisieae</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> (lievito di birra) </span>è diverso da quello ottenuto con la fermentazione naturale.</span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Il Saccharomyces cerevisieae è un lievito, un fungo unicellulare che produce alcool e CO</span>2<span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> più qualche altro composto secondario. Non è in grado di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scindere l’amido (maggior componente della cariosside), utilizza solo l’1-2% di glucosio presente nella farina, non elabora né le proteine, né i lipidi che rimangono intatti.</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> </span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Le fermentazioni di questo tipo sono il prcedimento classico con il quale operano la maggior parte dei panifici in quanto è</span><span style="font-size: small;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> una fermentazione semplificata, con tempi brevi (di circa 1 ora), con una maggiore gestibilità e un migliore controllo dell'igiene. Durante questo processo il pH rimane costante.</span></span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifHWFHCaruGsdIGgEBJy5razSwc9OLAQ34yHrkLyHyNLMmGTiOMlgcmOLyHSEndDnPTBd9bIG8uo5SFWEvZ4d2wkLHc67X1iQqWtEF3Dz-GnH98Hd_JTJIGbaAGUAPgFNw9GsRWP4Bfn65/s1600/SDC12547.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" h5="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifHWFHCaruGsdIGgEBJy5razSwc9OLAQ34yHrkLyHyNLMmGTiOMlgcmOLyHSEndDnPTBd9bIG8uo5SFWEvZ4d2wkLHc67X1iQqWtEF3Dz-GnH98Hd_JTJIGbaAGUAPgFNw9GsRWP4Bfn65/s320/SDC12547.JPG" width="320" /></span></a></div><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">FERMENTAZIONE TRADIZIONALE</span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La fermentazione tradizionale è quella eseguita con la pasta acida, detta anche “</span><span style="font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">su frammentu</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">”, “</span><span style="font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">pasta asceda</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">” o “</span><span style="font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">sa Madri</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">”. È l’impasto di acqua e farina lasciato all’aria per un tempo più o meno lungo, nel quale avviene un “inquinamento” di microrganismi che si moltiplicano e danno origine a fenomeni fermentativi tipici.</span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">Su Frammentu è composto da una microflora complessa, costituita da: <em>S. cerevisieae</em>, <em>S. esigus</em>, <em>Candida holmii</em>, batteri lattici come <em>Lactobacillus plantarum</em>, <em>L. brevis</em> e <em>L. sanfranciscensis</em>. </span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">I batteri lattici completano la fermentazione panaria per quegli aspetti che il lievito di birra non riesce ad elaborare. <strong>Si ha un abbassamento del pH che si riflette in una maggiore conservabilità, maggiore fragranza, ottenendo così un alimento più facilmente digeribile perché i batteri elaborano i vari componenti della farina.</strong></span></span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">I batteri proteolitici scindono le proteine in amminoacidi, migliorando l'aspetto nutrizionale dando un prodotto più nutriente, sotto l'aspetto salutistco si ottiene un pane più facile da digerire anche per i celiaci per il ridotto contenuto di glutine.</span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">Alcuni batteri sono amilolitici e riescono a</span></span><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;"> degradare l’amido, facendo si che questo polimero del glucosio risulti in parte già “digerito” al momento del consumo da parte dell’uomo. </span></span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Elaborano gli zuccheri semplici, ottenendo acido lattico e CO</span>2<span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">, utilizzano questi zuccheri per il loro metabolismo e ne riducono le quantità, dando così un pane con meno glucosio, che viene consigliato per i diabetici.</span></span></span></span></div><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;"></span></span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">Con la Fermentazione Naturale abbiamo la p</span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">resenza di una comunità microbica più<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>complessa con t</span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">empi di processo più lunghi (> di 4 ore), la g</span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">estione è più articolata e l'aspetto i</span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">gienico deve essere maggiormente controllato. Il pH subisce un abbassamento che svolge la funzione di barriera a microrganismi indesiderati.</span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">COME NASCE SI FRAMMENTU?</span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">La tradizione vuole che venga custodito, curato e conservato gelosamente, perché prezioso e indispensabile. E nella tradizione sarda questo compito era affidato alle preziose mani della donna.</span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Ad ogni panificazione ne veniva prelevato un pezzo e riposto in una ciottola al fresco e coperto con teli di cotone, per la volta successiva, qui cresceva e veniva nutrito, in quanto è un vero e proprio sistema biologico.</span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Ma ogni panificatore ha la sua ricetta segreta…</span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">Si parte da un impasto di acqua e farina al quale </span></span><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">si può aggiungere del miele. </span></span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Oppure si utilizza dell’acqua dove sono stati immerse uova, prugne secche e altra frutta.</span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 20pt; language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">Si possono integrare prodotti a base di segale oppure crusca, per apportare tutto il pool di batteri utili. </span></span><span style="font-size: small;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Un’usanza tipica è quella di aggiungere latte fresco oppure yogurt.</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> </span></span></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">QUALITA' DEL PANE TRADIZIONALE</span></span></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">Il pane ottenuto con la fermentazione tradizionale ha una più lunga conservazione a causa della maggiore acidità dell’impasto, la quale rallenta lo sviluppo delle muffe, </span></span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-size: small;">l’alveolatura è più fine e regolare, dovuta ad una produzione di anidride carbonica più lenta e graduale per la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>maggiore durata del processo fermentativo. </span></span></span></span></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Il sapore e il profumo sono caratteristici, accentuati dalla formazione di sostanze organiche volatili e prodotti aromatici durante la cottura tra gli amminoacidi e gli zuccheri</span></span></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Viene riscontrata una maggiore digeribilità ed assimilabilità del prodotto a livello digestivo</span></span></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="color: white;"><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="language: it; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;"></span></span></div><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: center; unicode-bidi: embed; word-break: normal;"><span style="font-size: large;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"><em><span style="language: it; mso-ascii-font-family: 'Monotype Corsiva'; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Vengono salvaguardate tradizioni e tipicità di un prodotto che ci lega alla nostra Terra</span><span style="language: it; mso-ascii-font-family: 'Monotype Corsiva'; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> </span></em></span></span></span></div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-45296172435187130962011-02-02T15:39:00.000+01:002011-02-02T15:39:33.604+01:00Cacao: fermentazione, gusto e composizione<div style="text-align: justify;">Considerato come il cibo degli Dei, il cacao è uno dei più grandi piaceri del palato.</div><div style="text-align: justify;">Ma osservando la classica barretta di cioccolato non si pensa a come questa abbia avuto origine...</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il cacao è il prodotto ottenuto dai semi della pianta <em>Theobroma cacao</em>, più precisamente sono contenuti in numero di circa 50 in una capsula chiamata <strong>cabossa,</strong> avvolti da una mucillagine grassa, il <strong>burro di cacao</strong>. </div><div style="text-align: justify;">I Maya lo commercializzavano già dal 1000 a.C. e gli spagnoli lo hanno introdotto in Europa nel XVI secolo, per divenire poi una lecornia dei salotti aristocratici.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il cacao dal punto di vista delle Tecnologie Alimentari rientra tra gli alimenti fermentati, in quanto la fermentazione ad opera di microrganismi è indispensabile per arrivare al prodotto finito. </div><div style="text-align: justify;">Esistono tre varietà di cacao che variano per la provenienza e le qualità agronomiche. Dopo la raccolta, viene eliminata la struttura rigida della cabossa e i semi (o fave) vengono fatti fermentare per un periodo che può variare da 2 a 12 giorni circa. Questa fase è molto importante per poter separare la parte grassa dai semi. </div><div style="text-align: justify;">La fermentazione procede dall'esterno verso l'interno della massa: sulla superficie, a contatto con l'aria, avremo l'azione di lieviti come i <em>Saccharomyces</em>, <em>Kloekera</em>, <em>Hanseniaspora</em> e di batteri aerobi come gli <em>Acetobacter</em>. Grazie a questi ultimi si ha la formazione di acido acetico che abbassa il pH e agisce da inibitore per microrganismi indesiderati, la temperatura aumenta fino a 40°C e i semi diventano più scuri. </div><div style="text-align: justify;">In una seconda fase la fermentazione diventa anaerobica (assenza di aria) e avremo la presenza di batteri lattici come il <em>Lactobacillus</em>.</div><div style="text-align: justify;">Si ottengono i semi separati dal burro di cacao, che verranno fatti essiccare naturalmente al sole, o in essiccatoi appositi. Vengono privati del tegumento che li riveste e possono essere conservati.</div><div style="text-align: justify;">Prima di essere trasformati subiscono una tostatura con temperature di 150°C, per ottenere particolari reazioni che portano alla formazione degli aromi tipici. Ora i semi sono pronti per diventare in una pasta densa e fluida.</div><div style="text-align: justify;">Il cacao può essere commercializzato sotto varie forme, ma quella più comune è quella in polvere che rappresenta il componente principale del cioccolato.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div> <div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">La sua composizione è varia. E' ricco di polifenoli che sono dei potenti atiossidanti, sostanze eccitanti come la caffeina e la teobromina, ammine e soprattutto non si deve dimenticare l'alto contenuto di grassi. Molto importanti sono anche i sali minerali come ferro e magnesio e vitamine.</div> <br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEt9eE7y-DydPSgVXbgLM21wVx52PvOdvGHkt9PVJS6-QXMhdtRngflGRZCn0HSQZuqSByF-ExdI3l66DQzWxv_js1chJTW-3bojGm15P5KSS_YfzEk_LjdXy-x0NAw4FXGaBqWcWDI9FN/s1600/SDC15847.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" s5="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEt9eE7y-DydPSgVXbgLM21wVx52PvOdvGHkt9PVJS6-QXMhdtRngflGRZCn0HSQZuqSByF-ExdI3l66DQzWxv_js1chJTW-3bojGm15P5KSS_YfzEk_LjdXy-x0NAw4FXGaBqWcWDI9FN/s320/SDC15847.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cacao, cioccolato, cannella e peperoncino</td></tr>
</tbody></table> <br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGGh-CaGzmsKYXTNrMrTmXnP6bgh7wkLlY3Px9p6ghk26a9XXR0iuZllXbk03lSeUC-5Jrhd_vsITimizEUCxp8PuO3JxGaAYIPNWciwZ6jcMo2ZmlR56KuFcu_k_GPx33jFoYntgABdhH/s1600/SDC15838.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" s5="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGGh-CaGzmsKYXTNrMrTmXnP6bgh7wkLlY3Px9p6ghk26a9XXR0iuZllXbk03lSeUC-5Jrhd_vsITimizEUCxp8PuO3JxGaAYIPNWciwZ6jcMo2ZmlR56KuFcu_k_GPx33jFoYntgABdhH/s200/SDC15838.JPG" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fave di cacao e cioccolato al latte</td></tr>
</tbody></table> <div style="text-align: justify;"><strong>Ma forse ciò che più ci colpisce è il suo gusto, unito al profumo dolce ed esotico nello stesso momento, che ci delizia nel corpo e nello spirito! </strong></div> <div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFTTbBYh0ZmeYYfwfaS2kkgM_5oAh0P1dMVu-1TPx7HinFtBHbrOovVRC_OreJD7NVHdyT8LhNJbf2ibcpl9usX9u9be4LB0MWpyB_qlGjbHP-8kNLxOIGLmyPawgxdW743Qct4ZjrtTgS/s1600/SDC15850.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" s5="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFTTbBYh0ZmeYYfwfaS2kkgM_5oAh0P1dMVu-1TPx7HinFtBHbrOovVRC_OreJD7NVHdyT8LhNJbf2ibcpl9usX9u9be4LB0MWpyB_qlGjbHP-8kNLxOIGLmyPawgxdW743Qct4ZjrtTgS/s320/SDC15850.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Semi (o Fave) di cacao con tegumento</td></tr>
</tbody></table></div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-36412396952190766012011-02-01T14:44:00.001+01:002011-02-01T14:47:35.585+01:00Riscoprire e seminare il Tarassaco<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGSDgdFlgMG8wYZIG3RBWVwrGJpZB07FYsE0rqYkxZu57xniPmgaAa4Gw_lW-wNQRDMBuPIqyzoy8ouuWvBhFA_Ph26hXljFFAo3v4AcHxo-R0W1shHtVALekv5UPd17V6Ihx1hDV5-7zO/s1600/SDC15620.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" s5="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGSDgdFlgMG8wYZIG3RBWVwrGJpZB07FYsE0rqYkxZu57xniPmgaAa4Gw_lW-wNQRDMBuPIqyzoy8ouuWvBhFA_Ph26hXljFFAo3v4AcHxo-R0W1shHtVALekv5UPd17V6Ihx1hDV5-7zO/s320/SDC15620.JPG" width="240" /></a></div>Il <em>Taraxacum officinale</em> è più comunemente conosciuto come Dente di Leone e mentre si cammina sul marciapiede, non si fa caso a questa piccola piantina che cresce ovunque con i suoi fiorellini gialli che si trasformano nel tipico "soffione" costituito da tanti filetti lanuginosi che portano ognuno un seme.</div><div style="text-align: justify;">Nonostante le poche attenzioni con la quale viene trattata questa pianta, già dall'antichità era conosciuta ed utilizzata come pianta medicinale. </div><div style="text-align: justify;">Al contrario di come si crede, tutta la pianta è curativa e non ha veleni, solo il lattice presente negli steli potrebbe causare allergie, ma le parti vegetali da utilizzare sono le foglie tenere e le radici. </div><div style="text-align: justify;">Vi propongo delle idee per riscoprire i benefici e i sapori del Tarassaco.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">COLTIVARLO O RACCOGLIERLO?</div><div style="text-align: justify;">Si può avere il Tarassaco in due modi: andare nei prati o campagne (esenti da scorie, concimi, pesticidi e sostanze chimiche), oppure coltivarlo nel proprio orto, giardino o balcone.</div><div style="text-align: justify;">Nel caso si opti per la raccolta in aperta campagna, questa operazione si deve eseguire in luoghi puliti, lontani dal ciglio stradale e in ambienti non contaminati. Le foglie vanno raccolte prima che i fiori sboccino, si prelevano le più tenere e una volta lavate, si consumano fresche o sbollentate. Le radici si raccolgono in primavera, oppure in autunno, vanno essicate e si possono utilizzare per fare decotti. Si deve rispettare sempre il tempo balsamico della specie e la raccolta deve essere fatta senza danneggiare la natura!!!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">In alternativa lo si può coltivare. </div><div style="text-align: justify;">Sembra banale, ma oltre ad essere piacevole farlo, ci assicuriamo un "raccolto biologico" e sempre pronto all'uso.</div><div style="text-align: justify;">I semi si repiriscono in negozi di giardinaggio attrezzati, non sono molto comuni, ma anche il fioraio sotto casa può procurarveli. </div><div style="text-align: justify;">Occorrono vasi con diametro superiore ai 10 cm da riempire con una miscela di terriccio e sabbia e con un fondo di pietruzze. Si mettono 2 o 3 semi per vaso e li si ricopre con un pizzico di terra; il tutto va tenuto umido. Oppure si può seminare in campo, in terreni ben drenati, appena cessano le gelate. Non è una pianta esigente. Dopo circa 10 giorni cominciano a spuntare le minuscole foglie cotiledonali.</div><div style="text-align: justify;">Nei nostri climi sardi lo si può seminare a partire da febbraio sino a maggio-giugno a seconda della stagione, la raccolta si effettua da aprile in poi.</div><div style="text-align: justify;">Una volta cresciuto, possiamo cogliere le foglie e mangiarle come insalata, crude o cotte, quest'uso è nato in Francia dove viene accostato ad ingredienti speciali per comporre ottimi piatti. Ma anche in Sardegna è da sempre conosciuto come comestibile. L'insalata fresca di Tarassaco aiuta l'organismo con la produzione di succhi biliari, agisce sul fegato e svolge un'azione depurativa, apporta numerose vitamine e sali minerali. </div><div style="text-align: justify;">Successivamente anche la radici possono essere raccolte, essiccate e utilizzate in decotti che aiutano a depurare l'organismo e ad eliminare liquidi in eccesso.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Una pianta officinale utile, da coltivare, valorizzare e gustare!</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-45097142842028470932011-02-01T11:40:00.000+01:002011-02-01T11:40:51.243+01:00Breve storia dell'Olivicoltura<span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> <span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Dalla coltivazione dell’olivo si ricava una drupa che, sottoposta a spremitura e separazione dalle acque di vegetazione e dalle sanse, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>produce <strong>l’olio unico grasso alimentare derivato da un frutto</strong>. Da ciò si comprende quanto la qualità della pianta e conseguentemente della drupa influenzino le caratteristiche del prodotto finito</span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Wu-V4chTJvB9Sm-O-02i0erCwpRC7EirbnWh6LIKhkrzM7nVFMF16DhX9Q1YHf53TfzfWtlUP73kE7Jl9clXc6UaFR1xXrKbUEm_HhLwcRECBLEUMPSoxhiWSkyeqONN8ZMz4KSTVu2I/s1600/SDC14910.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; height: 148px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; width: 231px;"><img border="0" height="150" s5="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Wu-V4chTJvB9Sm-O-02i0erCwpRC7EirbnWh6LIKhkrzM7nVFMF16DhX9Q1YHf53TfzfWtlUP73kE7Jl9clXc6UaFR1xXrKbUEm_HhLwcRECBLEUMPSoxhiWSkyeqONN8ZMz4KSTVu2I/s200/SDC14910.JPG" width="200" /></a></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">Nelle aree geografiche del nostro pianeta a clima temperato-caldo, si può riscontrare una vegetazione simile: piante che appartengono al genere <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Olea</i> sono molto comuni in queste zone e tra queste, la specie più importante è l’<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Olea europea</i>, altamente diffusa nel bacino Mediterraneo e non solo. Tale specie nel corso dei secoli ha rivestito un’importanza vitale per l’uomo.</div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">I primi documenti scritti sulla coltivazione dell’olivo, sono delle tavolette con scrittura cuneiforme della metà del III millennio, rinvenute a Ebla, centro della civiltà protosiriana nel nord della Siria, zona nella quale erano presenti ampie distese di tipo forestale di questa specie, dove si ritiene abbia avuto origine la varietà domestica. Ma i reperti di noccioli ritrovati negli insediamenti umani, testimoniano la presenza di un antenato dell’olivo già dal paleolitico.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">L’olivo domestico si sarebbe diffuso dal Medio Oriente in tutte le parti del mondo nelle quali il clima ha permesso la sua coltivazione.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">In Sardegna la forma selvatica è antichissima, infatti sono presenti olivastri che risalgono al periodo nuragico, dai quali si estraeva l’olio dai frutti con attrezzature e in ambienti appositi, come ritrovato nella reggia nuragica di Barumini e non solo. Mentre la diffusione della forma domestica è avvenuta ad opera di popolazioni di origine minoica. </span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Da qui in poi si è assistito ad un’alternanza di periodi di valorizzazione e di abbandono di questa coltivazione, strettamente legati alle vicissitudini storiche. </span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Nel periodo romano assistiamo allo sviluppo di importanti aree olivetate soprattutto nella parte centromeridionale dell’isola, infatti compaiono i primi torchi per l’estrazione dell’olio. Con la caduta dell’Impero Romano, si arresta lo sviluppo dell’olivicoltura fino al periodo dell’influenza pisana dalla quale provengono numerosi documenti. </span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Successivamente abbiamo un altro periodo di stasi fino alla prima metà del XVII secolo, con la diffusione della legislazione spagnola che definisce gli areali della coltivazione dell’olivo, ancora oggi presenti. In questo periodo si diffondono nuove varietà, nuovi molini per l’estrazione dell’olio e leggi per la protezione degli oliveti.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Con il governo piemontese avviene un miglioramento della tecnica di coltivazione e di produzione. </span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Nei primi decenni del 1800 nell’isola compaiono i primi impianti per l’estrazione industriale dell’olio dalle sanse, per arrivare poi a miglioramenti tecnologici nel secondo dopoguerra, accentuati dopo gli anni ’60 e ’70, con maggiori attenzioni a tutto il processo produttivo, soprattutto agli aspetti qualitativi e quantitativi, per ottenere un prodotto sempre più pregiato.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt; line-height: 150%;">L’olio non ha conosciuto solo un’importanza dal punto di vista alimentare, ma i suoi usi sono stati molteplici e tutt’oggi è presente in molti aspetti della vita dell’uomo.</span></div></span>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1768615538528870392.post-34351121743566046382011-01-31T23:13:00.000+01:002011-01-31T23:15:22.985+01:00la nascita, il motivo, le origini<div style="text-align: justify;">In questo periodo dell'anno la Terra sembra dormire, pare fredda e inerte, ma sotto cela un magico tepore, una Vita segreta che cresce e aspetta il momento opportuno per nascere. Questo momento è arrivato e con la festività di Imbolc, nasce questo piccolo spazio che si arricchirà con l'evolversi delle stagioni e del tempo, qui si parlerà di ciò che il nostro pianeta ci dona, di alimentazione, di tradizioni popolari e di natura, nonché di ciò che noi possiamo fare e capire per un futuro migliore.</div>Simone Congiahttp://www.blogger.com/profile/17536808339003469149noreply@blogger.com0